L’orchiadea color vaniglia
E che vaniglia sia! bellissima perché è un’orchidea, provoca esperienze sensoriali multiple ed è arrivta dall’America con il cioccolato. Della vaniglia si usano i baccelli.
I viaggi della vaniglia
I viaggi della spezia conducono in luoghi da sogno e in isole incantevoli. Madagascar e Indonesia, Messico, Isole Comore, la Réunion e Tahiti, Mayotte, Uganda, Kerala in India, la Papua Nuova Guinea, le Isole Tonga, La Cina che la produce nella provincia di Yunnan.
Questa spezia evoca davvero luoghi lontani, profumi inebrianti e suscita emozioni esotiche come nessun’altra spezia.
Che tipo è?
Oggi sono disponibili vari tipi di vaniglia che ne contraddistinguono la qualità in base alla provenienza e al diverso modo di coltivarla.
Ecco i 3 più diffusi:
Vaniglia bourbon
La Bourbon dell’isola Réunion è di altissima qualità, richiede una tecnica di coltivazione molto complessa; per non perdere l’olio essenziale. Questo tipo viene coltivato anche in Messico luogo di origine della vaniglia, consentendo così di raggiungere un’elevatissima qualità.
Vaniglia Tahiti
Il prezzo della Tahiti è molto elevato, dovuto a una produzione mondiale molto limitata.
Vaniglia Tahitensis
prodotta in Papua Nuova Guinea è considerata tra le migliori vaniglie al mondo.
Accidenti, questa spezia evoca luoghi esotici e lontani che attirano come calamite!
Ma quanto mi costi?
Rimane una delle spezie più costose al mondo seconda solo allo zafferano. I prezzi sono fluttuanti a causa di uragani e tifoni che potrebbero accadere nelle zone di coltivazione.
Origini e storia della vaniglia
è una orchidea del sottobosco del Messico.
Conosciuta da almeno 1.000 anni, prima di attraversare l’Oceano Atlantico il popolo Totonac del Messico, l’ha usata. Gli Spagnoli però la scoprirono grazie agli Aztechi, che avevano invaso i territori dei Totonac. Gliela offriono da bere con la cioccolata e da quel momento scoppiò un colpo di fulmine. Gli spagnoli portato la vaniglia e il cacao in Europa. A quel tempo la vaniglia ancora viaggiava in coppia, si usava esclusivamente con il cioccolato come bevanda, roba di lusso solo per i ricchi dell’epoca. Solo qualche decennio più tardi si pensò di usarla da sola. La spezia si usava in ambito cosmetico, per profumare tessuti e ambienti, e per uso alimentare e la sua fama era davvero immensa. Il Messico era l’unico produttore, quindi solo grazie al furto dei semi, la vaniglia fu contrabbandata dal Messico all’isola della Réunion.
Così mentre gli schiavi dall’Africa attraversavano l’Atlantico la vaniglia dall’America arrivò in Africa!
Il successo delle coltivazioni lontano dal Messico arrivò solo dopo la messa a punto dell’impollinazione manuale dei fiori.
Che cosa determinava l’insuccesso? all’epoca si ignorava che solo le api melipona potevano impollinare il fiore. Questa ape però si trova solo in certe regioni del Messico. Quindi niente ape niente vaniglia.
Solo nel 1841 uno schiavo di dodici anni che viveva alla Réunion, Edmond, mise a punto il metodo, tuttora utilizzato per l’impollinazione a mano.
L’impollinazione del fiore a mano, consentì la diffusione della coltivazione della pianta. Si ottenenne così una maggiore produzione che la rese popolare e accessibile. I guai però cominciarono quando arrivò sul mercato la vanillina di sintesi artificiale. Gli aromi artificiali sono i più acerrimi nemici della vaniglia, perché per la dolcissima orchidea sono quasi imbattibili.
La vanillina di sintesi viene usata nell’industria alimentare e in cosmetica.
Chi era Edmond Albius?
Edmond era uno schiavo che viveva alla Reunion, e che a 12 anni inventò la tecnica di impollinazione della vaniglia. Questo metodo è tuttora usato e consentì la coltivazione ovunque ce ne fossero le condizioni ideali.
Spero che abbiate notato che esisteva la schiavitù anche in Africa. Gli schiavi dal continente africano venivano venduti ovunque nel mondo, così anche se suona strano c’erano gli schiavi anche in Africa. Vicinissimi a casa non avrebbero mai saputo di esserlo e non averebbero mai saputo dove tornare.
A Edmond, fu dato il nome di “Albius” in onore al colore del fiore.
Il metodo usava un bastoncino appuntito ed un semplice gesto del pollice. L’impollinazione deve essere sempre realizzata manualmente, presto la mattina (i fiori hanno vita breve dell’ordine di qualche ora, all’inizio della giornata) e quando non piove.
Nel 1848 Edmond Albius divenne un uomo libero. Lavorò, ma poi finì in galera, da dove uscì grazie alla memoria della sua invenzione. Morì poverissimo.
Vanilla Killing
Una volta che si ottengono i baccelli la loro sorte è segnata, sono “condannati a morte” prima di essere commercializzati. Per trasformarsi in spezia profumata e aromatica bisogna seguire delle procedure, ecco quelle più usate:
- preparazione diretta, consiste nel lasciar maturare il baccello alternandone l’esposizione all’ombra e al sole, ma i risultati sono mediocri
- preparazione indiretta, che consiste nel provocare un trauma violento al baccello per arrestarne la vita vegetativa detto (“killing”) (il baccello questo viene passato dal forno al freddo, ai raggi infrarossi all’alcool), seguito da una serie di operazioni di trasformazione, essiccazione e smistamento che durano circa dieci mesi prima di ottenere un bastoncino di vaniglia commercializzabile.
- il bagno in acqua calda (il metodo maggiormente impiegato)
Proprietà e benefici
In aromaterapia, per inalazione, aiuterebbe a trattate l’ansia, i disturbi del sonno e fisici. Tra le proprietà ci sono:
- Attività antiossidante
- Abilità anti-infiammatoria
Sono necessarie ulteriori prove per valutarne la reale l’efficacia. L’estratto viene preparato dai semi di vaniglia.
Gli usi più diffusi
E’ utilizzata principalmente per gelati, bibite, dolciumi, cioccolato, caramelle, tabacco, prodotti da forno, budini, torte, biscotti, liquori, confetti, bevande, yogurt e in profumeria, cosmetica, saponi e formulazioni farmaceutiche.
Fonti. WIKIPEDIA