I buuz dalla Mongolia: i ravioli della tradizione
I buzz sono i ravioli che arrivano dalla Mongolia. La Mongolia tra Russia e Cina, è come un sandwich. Prende dall’una e dall’altra, pur mantenedo la sua identità. I buuz sono grossi ravioli ripieni di carne cotti al vapore e sono tipici della cucina mongola. Si mangiano soprattutto per celebrare il capodanno mongolo, con insalate, pane fritto, tè con latte o la vodka. Somiglia molto al Baozi cinese dal quale sembra abbia preso il nome…buuz appunto, anche se la sua diffusione si deve proprio alle orde mongole che conquistarono mezzo mondo.
I ravioli della Mongolia: cosa nascondono all’interno?
I buuz hanno un ripieno di carne di montone o manzo che viene macinata, salata, con cipolla e aglio. Circolano anche versioni vegetariane con patate, cavoli o riso. Il ripieno viene messo nella sfoglia di pasta in cui viene lasciata una piccola apertura nella parte superiore, lasciando così che l’interno divenga succulento. Tradizionalmente si mangiano con le mani. I Buuz sono considerati un pasto completo e vengono cotti al vapore in una apposita pentola che si usa sulla stufa della ger in mongolo, yurta in russo e tenda in italiano.
Tutte le forme dei buuz
Sinceramante a me i buuz richiamano la forma della tenda tradizionale, la ger appunto, tipica dei nomadi mongoli. La forma del buuz è vero e proprio design e chi li realizza è un vero artista. Le forme più comuni sono:
- circolare a fagottino
- piegato a fazzoletto
- semicircolare a mezza luna
La diffusione nel mondo è forse un’eredità mongola?
L’Impero mongolo si espanse in quasi tutta l’Eurasia (l’Asia orientale, centrale e occidentale, attraverso l’Europa orientale e nord-orientale, inclusa l’Italia nord orientale) tra il 1206 e il 1405. Le invasioni mongole iniziarono con il mitico Genghis Khan, cui seguirono Kublai Khan e Tamerlano. le invasioni del Mongoli non sono certo ricordate dalla storia per gentilezza, anzi le loro imprese includevano battaglie, assedi, prime guerre biologiche, razzie e massacri. Di sicuro le invasioni dei Mongoli non sono state solo questo, la storia potrebbe darene una diversa intepretazione. Comunque la diffusione dei ravioli si pensa abbia orifgine proprio sulla scia di queste invasioni, che grazie a contaminazione e adattamenti ha dato origine a un alimento gustoso e tipico. Una sorta di “via dei ravioli”.
I mongoli continuarono a governare la Cina, la Persia e poi l’India con l’ Impero Mughal (con radici mongole dall’Asia centrale), che conquistò il subcontinente indiano.
Perchè si sono diffusi?
Per ragioni squisitamente pratiche. I mongoli viaggiando molto e spostandosi spessissimo portavano con sè questo alimento facile da trasportare, che si conservava a lungo, veloce da cucinare, con un valore nutrizionale bilanciato e non per ultimo buonissimi.
La “via dei ravioli” sulle orme dei Mongoli
I buuz stanno alla Mongolia come tantissimi altri ravioli stanno ai paesi conquistati o che hanno avuto influenze mongole. Così si potrebbe spiegare l’origine dei mandou coreani e degli afghani mantou. I manti, sono interesantissimi, sono tipici della cucina turca, caucasica e dell’Asia Centrale (Uzbekistan e Kazakistan), sono ravioli ripieni di carne macinata d’agnello, manzo, spezie, sono di dimensioni e forma variano da luogo a luogo. I momo tibetani o nepalesi. Il khinkali georgiano più grande e più carnoso, che ispira tutto il Caucaso, dall’Armenia all’Azerbaijan. Inevitabilmente arrivano anche in Europa e diventando pelmeni in Russia dove sono arrivati dalla Siberia. Sono i Manti in Turchia, vareniki in Ucraina, pierogi in Polonia e gli ungheresi li chiamano derelye. Persino gli ebrei ashkenaziti hanno la loro versione chiamata kreplach. In Italia? Presente…le origini potrebbero anche essere diverse, forse più antiche, ma sta di fatto che la pasta ripiena in Italia esiste in tutte le forme e con mille ripieni.
Fonte. wikipedia