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Celesta: il suono surreale

9 Marzo 20219 Marzo 2021 Da Valeria

Celesta il suono aldilà della realtà

Celesta, il suono celestiale del sogno

Celesta: un suono onirico e surreale che magicamente diveta un suono paradisaco e celestiale.

Seguo una trasmissione in tv, un tour dell’orchestra della Rai in Russia …di qualche anno fa.

Scorrono i titoli di coda e la mia attenzione viene magicamente rapita dall’elenco dei nomi degli strumenti dell’orchestra, tra questi fa capolino un nome quasi surreale: celesta. Di che parliamo? Mi sia apre un mondo e scopro uno strumento dal suono conosciuto, ma dall’aspetto e dal nome, a me totalmente sconosciuti.

Il suono è familiare perché, sarà capitato anche a voi, di ascoltare la musica del balletto “Lo schiaccianoci” di Tchaikovsky (l’assolo della  “Danza della fata confetto”). Sembra il suono di un carillon, ed ho sempre pensato che lo fosse, ma mi sbagliavo. A suonare è quella celesta di cui non conoscevo l’esistenza. ..il vantaggio dell’essere ignorante è che si impara sempre qualcosa di nuovo! Evviva!

La celesta  è uno strumento a percussioni che usa una tastiera e si suona sia nella musica sinfonica che nella musica pop. Quando Tchaikovsky scriveva per la celesta, non era uno strumento noto, lo sarebbe diventato grazie alla sua musica che incantò il pubblico e ne decretò il successo.

La celesta : il surreale di un suono celestiale

Il suono di questo strumento evoca immagini legate alla natura: il gorgogliare dell’acqua, il brillio della luce, ma anche atmosfere di magia e mistero. Irrealtà e sogno. La celesta è il simbolo di un mondo onirico. Il sogno di un suono “celeste”.

Chi suona la celesta?

Il celestista?  Non cestista…Mi sa che l’ho letto da qualche parte, e forse si chiama così chi suona la celesta, ma non lo so. La celesta è uno strumento che nasconde in sé una doppiezza innata. È come parlare una seconda lingua per un musicista, perché in genere si suona come secondo strumento. Chi suona il pianoforte dovrebbe essere in grado di suonare la celesta perché suona la tastiera, come se suonasse un normale pianoforte anche se lo strumento è a percussione. Nelle orchestre non esiste un musicista dedicato a questo strumento, perché può essere  suonata da un pianista, un direttore o un percussionista.

Ma è doppio anche per sua natura, la celesta sembra un piccolo pianoforte verticale, ma è uno strumento a percussione suonato con una tastiera.

La sua storia fatata

Mentre si recava all’inaugurazione della Carnegie Hall di New York nel 1891, Tchaikovsky si fermò a Parigi  e visitò il negozio di Victor Mustel per vedere e ascoltare un nuovo strumento: la sconosciuta celesta.

La celesta fu inventata nel 1886 da August Mustel, sulla base di uno strumento ideato da suo padre, Victor Mustel, nel 1860. Tchaikovsky rimase affascinato dal suono della celesta, ne ordinò uno e se lo fece spedire in  gran segreto. Lo strumento era già stato impiegato in una piccola orchestra per musica da camera, senza raggiungere la notorietà. Tchaikovsky desiderava sperimentare nuove sonorità grazie a strumenti strani e sconosciuti e quindi usò a questo scopo la celesta, compose il famosissimo assolo per celesta, la “Danza della fata Prugna zuccherata”come parte della sua suite “Lo Schiaccianoci”. La prima mondiale di questo balletto al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo nel dicembre 1892 decretò il successo dello strumento, incantando il pubblico e ispirando altri musicisti.

Le molte vite della celesta: orchestre, jazz, musica pop e film

Grazie al suono così particolare, la celesta è usata nelle musica classica, ma viene sempre più spesso usata in musica per il cinema, jazz e pop.

La celesta nell’orchestra

La celesta è ancora molto usata nelle orchestre, dopo gli esordi molti musicisti ritennero il suono della celesta funzionale alla loro musica.

Maurice Ravel lo ha usato nel “Bolero” e “Une Barque sur l’ocean”

Claude Debussy nel suo quintetto “Chansons de Bilitis” e Gustav Mahler nella sua sesta sinfonia “The Song of the Earth” e nelle “Songs on the Death of Children”

Gustav Holst nel 1918 lo usa per la sua opera “I pianeti” nel suo ultimo movimento “Nettuno, il mistico”.

Bèla Bartók nella “Musica per strumenti ad arco, percussioni e Celesta” che ha scritto nel 1936.

Ma anche George Gershwin, Dimitri Shostakovich e Carl Orff in “Carmina Burana” hanno saputo comporre con il suo suono.

Respighi lo usò in “Fontane di Roma”, parte della sua “Trilogia romana”.

Richard Strauss nella sua “Eine Alpensinfonie”.

Stravinskij nel suo “Requiem”, Schöenberg nell’opera “Herzgewachse”, Casella in “Convento veneziano” suonato a quattro mani. Anche Léo Delibes e Théodore Dubois usarono la celesta nelle loro composizioni come gli allievi della scuola di Cage, in primis Feldman.

La celesta è presente nella musica contemporanea del musicista svedese Lars Danielsson, “Pasodoble” del 2007, “Tarantella” del 2009.

Nell’opera

La celesta è usato anche nell’opera, nella “Tosca” di Puccini del 1900, “L’heure espagnole” di Maurice Ravel o “Sogno di una notte di mezza estate” di Benjamin Britten del 1945.

Richard Strauss in ” Arianna a Naxos ”nel 1912, “ La donna senza ombra ”nel 1918 e “ Der Rosenkavalier ”.

Inoltre, le parti difficili del glockenspiel vengono spesso suonate sulla celesta, ad esempio in “Il flauto magico” di Mozart e “Oiseaux Exotiques” di Olivier Messiaen.

Jazz celestiale

Earl Hines ha osato e usato la celesta come strumento alternativo al pianoforte nel jazz nel 1928.

Fats Walter negli anni 30 del 900 osò suonare celesta e pianoforte contemporaneamente.

Keith Jarrett, Willie “The Lion” Smith e Duke Ellington hanno arricchito la loro musica con il suono unico della celesta. Lo strumento si è affermato nel jazz grazie a “I’ll Never Smile Again” e “Close to You” di Frank Sinatra e “Basin Street Blues” e “Someday You Be Sorry” di Louis Armstrong.

Rock e pop

Non è molto popolare nel mondo pop, ma può vantare un repertorio di alta qualità. L’hanno usato nelle loro canzoni: I Beatles in “Baby It’s You”, I Pink Floyd in “Mother”, I Rolling Stones in “She’s a Rainbow”, I Beach Boys in “Girl don’t tell me”,  I Velvet Underground nella celeberrima “Sunday Morning” e Buddy Holly.

Lo strumento viene suonato in musical, pubblicità ed è molto popolare nel repertorio delle canzoni natalizie, incarna alla perfezione il simbolismo natalizio del miracolo di Natale e dell’infanzia. Questa fama legata al Natale ha forse origine proprio dall’ambientazione de “Lo schiaccianoci”  che viene considerata una classica storia di Natale grazie ad una atmosfera fiabesca in cui prevalgono gioia e ricordi nostalgici dell’infanzia, un’avventura fiabesca tra sogno e realtà. Non solo il balletto, ma anche film e cartoni raccontano questa magica storia ambientata alla vigilia di Natale, e per questo riproposta sempre nel periodo Natalizio.

Colonne sonore

Il compositore di musica per il cinema John Williams ha utilizzato la celesta per la saga di “Harry Potter”, “Star Wars” e nei film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e “ET”.

La celesta è parte integrante della colonna sonora di “Home Alone”, dove si crea un’atmosfera di neve natalizia, che ha un riverbero scintillante nella notte.

Come però ho già detto la celesta è doppia, così se da un lato la sua musica è legata al Natale, dall’altra si sfrutta anche il suo lato inquietante e surreale che si tinege di suspence e noir. La celesta accompagna anche le colonne sonore di ogni sorta di serie legata al crimine in tutte le sue aghiaccianti manifestazioni!

Le prugne zuccherate una ricetta oltre che una fata

Per curiosare tra i personaggi de “Lo schiaccianoci”legati alla celesta: chi è la Fata confetto?

La Fata Confetto, è l’italianizzazione della Fata Prugna Zuccherata, del balletto con coreografie di Petipa che danza sulle note della celesta. La Fata Prugna zuccherata richiama non un dolce tipico natalizio della Russia e non solo.

Le prugne zuccherate si preparavano anche nell’Inghilterra vittoriana durante le festività natalizie. Il frutto secco si passava nello zucchero, più e più volte fino ad assumere l’aspetto di una ametista grezza e lucente.

Questi frutti zuccherati si potevano gustare durante le feste, ma non solo. Si amava appenderle all’albero come decorazione natalizia brillante o per regalarle. La fama di questa ricetta le ha fatto avere un posto di rilievo, nello “Schiaccianoci” di Tchaikovsky, la Fata Confetto del II atto è proprio lei: Sugar Plum Fairy, la Fata Prugna zuccherata.
“Lo schiaccianoci” racchiude un tripudio di dolciumi da tutto il mondo, come nella Russia all’epoca di Tchaikovsky quando il Natale era l’occasione per gustare tanti squisiti dolciumi.

Lo schiaccianoci sull’albero porta fortuna

La particolarità sta anche nel simbolismo del soldatino schiaccianoci, in alcuni paesi si pensa che uno schiaccianoci di legno appeso all’albero di Natale porti fortuna, quindi non può di certo mancare all’albero di Natale!

Teatro Mariinskij tempio del balletto russo e non solo

Dove vi consiglio di andare? A San Pietroburgo a visitare Il Teatro Mariinskij

Il Teatro Mariinskij ha più di 100 anni e se li porta bene. E’ il teatro principale di San Pietroburgo.Deve il suo nome attuale alla zarina Maria Aleksandrovna, ma lo ha cambiato spesso in epoca sovietica, si chiamava Teatro Kirov, in epoca zarista Teatro Imperiale di San Pietroburgo.

Il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è insieme al Bolshoi di Mosca tra i teatri più famosi del mondo.

In questo teatro vengono rappresentate opere e balletti, in particolare dal Corpo di ballo del teatro Mariinskij, ed inoltre si tengono concerti, in particolare dell’Orchestra sinfonica del teatro Mariinskij.

Il teatro è stato il luogo di moltissime prime, inclusa la citata de “Lo schiaccianoci”.

Visitare il teatro

Se volete scoprire gli interni del Teatro Mariinskij, potete acquistare dei biglietti per assistere a una qualsiasi rappresentazione.

Fonti

www.kusc.org/culture/ classical-california-ultimate-playlist/tchaikovsky-nutcracker

https://www.yamaha.com/en/musical_instrument_guide/celesta/structure/

https://it.wikipedia.org/wiki/Celesta

https://www.vsl.co.at. Celesta/History

www.musicamargutta.it la-fiaba-candita-dello-schiaccianoci

lo-schiaccianoci-di-petr-ilic-cajkovskij    blogdellamusica.eu

dolci-natalizi-inglesi-sugar-plums-prugne-zuccherate/

Sito ufficiale, in inglese e russo http://www.mariinsky.ru

http://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Mariinskij

 

 

 

 

 

 

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