Micronesia: cosa significa?

Il nome “Micronesia” deriva dal greco antico μικρός (piccolo) e νῆσος (isola), che significa “piccole isole”
Quante isole ci sono?
La Micronesia è suddivisa in diversi arcipelaghi di 2100 isole:
- Isole Caroline che includono anche Palau
- Isole Kiribati
- Isole Marianne
- Isole Marshall
- Stati Federati di Micronesia
Quali sono gli Stati Federati di Micronesia?
La gli stati federali di Micronesia sono quattro:
- Yap
- Chuuk
- Pohnpei
- Kosrae
Ognuno ha una cultura unica e paesaggi spettacolari.
Qual è il periodo migliore per visitare la Micronesia?
Il periodo migliore è tra dicembre e aprile, quando il clima è più stabile e meno variabile. Controllate sempre prima di partire.
Quali sono le attrazioni principali della Micronesia?
Le isole offrono spiagge paradisiache, immersioni spettacolari, siti storici e tantissima cultura.
Quanto costa un viaggio in Micronesia?
Il costo di un viaggio in Micronesia varia moltissimo in base all’arcipelago che si vuole raggiungere, dalla stagione, dalla compagnia aerea e dal tipo di alloggio. In modo orientativo i costi sono:
- I voli partono da 1.200€, ma possono variare
- Gli alloggi vanno da 58€ a 250€ a notte e se vuoi il lusso, ovviamente aspettati di pagare molto di più
- il costo totale per una vacanza di 7-10 giorni può oscillare tra 2.500€ e 5.000€ a persona, includendo voli, alloggio, pasti e attività.

Come si arriva in Micronesia?
Non ci sono voli diretti dall’Italia alla Micronesia. Il modo migliore per arrivarci è fare scalo a:
- Seoul
- Hong Kong
- Manila
- Shanghai
Per proseguire nella Federazione si deve prendere un volo per uno degli aeroporti internazionali delle quattro isole principali: Yap, Chuuk, Pohnpei e Kosrae.
Le compagnie aeree che operano su queste tratte includono United Airlines, Japan Airlines, Asiana Airlines e Korean Air.
Il Fascino dell’Island Hopping
L’Island Hopper è una rotta aerea che collega Guam a Honolulu, Hawaii, passando per diverse isole negli Stati Federati di Micronesia e nelle Isole Marshall. Attualmente operata dalla United Airlines, l’unico collegamento di linea per molte di queste isole.
Storia
Lanciata nel 1968 da Air Micronesia, inizialmente aveva sette scali (uno in più rispetto a oggi) e includeva una fermata sull’Atollo Johnston, poi rimossa per motivi di sicurezza.
Percorso Attuale
Negli anni, la frequenza dei voli variò, ma oggi, la rotta opera tre volte a settimana con i voli United 155 (Guam → Honolulu) e United 154 (Honolulu → Guam).
Gli scali lungo la rotta includono:
- Honolulu (HNL)
- Majuro (MAJ)
- Kwajalein (PER) (base militare, scalo senza sbarco)
- Kosrae (PTSA) (solo due volte a settimana)
- Pohnpei (PNI)
- Chuuk (PTKK)
- Guam (GUM)
Il tempo totale di viaggio, inclusi gli scali, è di circa 16 ore. All’arrivo a Guam, i passeggeri possono proseguire verso Manila con il volo United “Manila Hopper”, con ulteriori scali tra le isole del Pacifico come Koror Palau. Da Guam si può anche proseguire con la stessa compagnia per Saipan nelle Marianne settentrionali.

Stick charts le affascinati carte nautiche micronesiane
Le carte nautiche tradizionali della Micronesia, conosciute come stick charts in inglese, sono strumenti di navigazione unici, usate per secoli dai navigatori delle isole Marshall e in generale in tutta la Micronesia. Queste carte, realizzate con canne di palma intrecciate, indicano le correnti oceaniche, le onde e la posizione delle isole, ma non le distanze.
Origine e significato
Le stick charts hanno origine nelle Isole Marshall, dove i navigatori micronesiani riuscirono a sviluppare questo metodo molto pratico per comprendere e usare il movimento delle onde e delle correnti. Questi strumenti tradizionali erano utili per l’orientamento nella navigazione tra le isole.
Quanti tipi esistono di stick charts?
Esistono 3 principali tipi di carte navali tradizionali:
- Mattang: era una carta utilizzata per insegnare i principi della navigazione basata sulle onde e sulle maree
- Meddo: Simili alle Rebbelib, ma più dettagliate, con informazioni sulle correnti e le onde. Mostravano le isole, le loro posizioni, la direzione delle principali maree profonde, il modo in cui le maree si intersecavano tra loro e si manifestano intorno alle isole, la distanza da una canoa alla quale era possibile individuare un’isola.
- Rebbelib: Rappresentano un’area più ampia, includendo diverse isole e le rotte di navigazione tra di esse, riportavano le stesse informazioni di una carta di Meddo, ma includono anche le isole.
Uso e funzione
Questo metodo di navigazione era basato sull’osservazione diretta delle onde e sulla conoscenza tramandata oralmente. Le stick charts non erano portate in mare, ma erano strumenti per imparare, si memorizzava e le nozioni apprese si applicavano durante la navigazione.
Declino e conservazione
Grazie alle tecniche di navigazione moderni, questa carte nautiche sono cadute in disuso, ma rimane il loro valore culturale. Sono pochi i navigatori che possono tramandare l’insegnamento dell’uso di queste carte, ma ci sono, e consentono la preservazione di questa conoscenza tradizionale e ancestrale.

I metodi usati per la navigazione
Oltre alle stick charts, i navigatori della Micronesia utilizzavano diversi metodi tradizionali per orientarsi in mare. La loro conoscenza della navigazione si basava sull’osservazione diretta dell’ambiente e la trasmissione orale.
Ecco alcuni strumenti e metodi fondamentali:
- Onde e correnti oceaniche
- Posizione delle stelle
- Vento e nuvole
- Colore dell’acqua e riflessi
- Volo degli uccelli marini
Questi metodi, combinati con le stick charts, permettevano ai navigatori micronesiani di attraversare vasti tratti di oceano con incredibile precisione, senza strumenti moderni.

Palau Micronesia
Palau, in Micronesia, è un paradiso tropicale di oltre 300 isole caratterizzate da spiagge bianche, acque cristalline e un’incredibile biodiversità marina.
Dove si trova Palau?
Palau è uno stato insulare situato nell’Oceano Pacifico, a circa 500 km a est delle Filippine.
Come si arriva a Palau?
Non ci sono voli diretti dall’Italia. È necessario fare scalo in città asiatiche come Manila, Taipei o Guam, prima di raggiungere l’aeroporto internazionale di Koror.
Qual è il periodo migliore per visitare Palau?
Il periodo ideale per visitare è tra novembre e aprile.
Quali sono le attrazioni principali di Palau?
Tra le attrazioni più famose ci sono le Rock Islands, Jellyfish Lake, i relitti della Seconda Guerra Mondiale e il Belau National Museum.

Palau: Angaur unica isola al mondo dove si parla Giapponese fuori dal Giappone
L’isola di Angaur è nota perché il giapponese è riconosciuto come una delle lingue ufficiali, insieme al palauano e all’inglese. L’influenza giapponese è visibile in tutto l’arcipelago sia nella cultura, nella cucina e persino nella lingua: alcune parole giapponesi sono integrate nel palauano.
Perché il Giappone?
La presenza giapponese a Palau ha radici storiche profonde. Il Giappone amministrò Palau (1914-1945) e incoraggiò l’immigrazione giapponese e apportò un grande sviluppo economico dell’arcipelago.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, molti giapponesi lasciarono l’arcipelago, ma alcuni rimasero generando così una comunità giapponese-palauana ancora presente oggi.
Fonti
it.wikipedia.org
www.columbusassicurazioni.it
it.wikivoyage.org
visit-micronesia.fm
en.wikipedia.org Island Hopper
en.wikipedia.org/wiki/Marshall Islands stick chart