Wallis e Futuna: guida alle isole sconosciute
L’arcipelago di Wallis e Futuna è remoto, nel cuore dell’Oceano Pacifico, un territorio francese d’oltremare che offre paesaggi mozzafiato, cultura polinesiana autentica e un’atmosfera fuori dal tempo. Ecco tutto quello che devi sapere per organizzare il tuo viaggio.
Come Arrivare a Wallis e Futuna: Guida ai Voli e Trasporti
Aircalin (Air Calédonie International) è l’unica compagnia aerea che opera voli per Wallis e Futuna.
Voli per Wallis
- 3 voli settimanali: lunedì, mercoledì e sabato
- Durata volo: 3 ore
- Alcuni voli effettuano una breve sosta a Nandi (Fiji), a solo 1 ora e 15 minuti da Wallis.
Rotta più breve dalla Francia Il modo più veloce per raggiungere Wallis dalla Francia è via Tokyo o Seul, con scalo a Nouméa (Nuova Caledonia).

Voli tra Wallis e Futuna
- 3 voli interinsulari a settimana
- Durata: 1 ora
- Operati con aerei Twin Otter da circa 10 passeggeri
- Prenotazione solo tramite agenzie locali (non online)
- Voli extra disponibili in periodi speciali (ritorno a scuola, festa di San Pietro Chanel…)
Trasporto via mare Attualmente non esistono traghetti di linea tra Wallis e Futuna, né con i paesi vicini. Tuttavia, alcune navi da crociera fanno scalo annualmente, tra cui quelle della compagnia francese Ponant, registrata a Wallis e Futuna.

Consiglio di viaggio Se vuoi vivere un’avventura fuori dai circuiti turistici, Wallis e Futuna offrono paesaggi spettacolari e una cultura unica nel Pacifico!
Quando andare a Wallis e Futuna?
Il periodo migliore per visitare Wallis e Futuna è tra giugno e settembre, quando il clima è più secco e le temperature sono piacevoli.
Cosa vedere?
- Mata Utu: la capitale, con il Palazzo reale e la Cattedrale di Nostra Signora della Speranza.
- Lago Lalolalo: un suggestivo lago vulcanico nella giungla
- Siti archeologici di Talietumu e Tonga Toto: antiche fortificazioni di origine tongana
- Santuario di Saint-Pierre Chanel: dedicato al primo santo del Pacifico
- Spiagge e lagune: le acque cristalline degli atolli offrono scenari paradisiaci.
Cosa fare?
- Escursioni in piroga
- Immersioni subacquee
- Partecipare a una cerimonia katoaga, un rituale tradizionale
- assaggiare il kava, una bevanda locale servita nei fale fono
Dove dormire?
L’arcipelago offre piccoli hotel e guesthouse a gestione familiare.

Cosa mangiare?
La cucina locale è un mix di influenze francesi e polinesiane. Alcuni piatti da provare:
- Umu: carne e verdure cotte lentamente in un forno di terra
- Poisson cru: pesce crudo marinato con lime e latte di cocco
- Radice di taro: un tubero molto usato nella cucina locale
- Fafaru: pesce fermentato in acqua di mare, per i più temerari del gusto
Origini di Wallis e Futuna
La loro storia culturale è affascinante, influenzata da diverse civiltà polinesiane e dall’arrivo degli europei. L’arcipelago vanta una storia millenaria, con insediamenti risalenti all’VIII secolo a.C. Futuna ha sviluppato la propria identità sotto l’influenza delle Samoa, mentre Wallis ha vissuto una lunga serie di invasioni tongane dal XIV secolo. Questi eventi hanno plasmato la cultura locale, lasciando testimonianze tangibili come le imponenti fortificazioni di Talietumu e Tonga Toto, ancora oggi visitabili.
Gli europei: esplorazioni e influenze storiche
I primi europei a raggiungere Futuna furono gli esploratori olandesi nel 1616, seguiti dall’inglese Samuel Wallis nel 1767, che diede il suo nome all’isola di Uvea (Wallis). Nel XIX secolo, l’arcipelago attirò balenieri, mercanti e missionari cattolici, tra cui Pierre Bataillon a Wallis e Pierre Chanel a Futuna. Pierre Chanel fu ucciso nel 1841 dal re Niuluki, diventando il primo santo del Pacifico e lasciando un’impronta indelebile nella storia della regione.

Il protettorato francese e la monarchia tradizionale: una convivenza unica
Nel 1887, la regina Amelia di Uvea siglò un trattato che sancì il protettorato francese, pur mantenendo la propria autorità sui sudditi. Anche i re di Sigave e Tu`a (Alo) formalizzarono accordi simili nel 1888. A Wallis e Futuna si conserva una struttura politica unica, in cui tre monarchie tradizionali coesistono con l’amministrazione francese. I sovrani, eletti dalle famiglie nobili, governano con il sostegno di consigli eletti e del rappresentante di Parigi, mantenendo in equilibrio tradizione e modernità.
Tradizioni e cultura a Wallis e Futuna
Oggi sono un mix unico di influenze polinesiane e francesi, con una cultura vibrante e una storia ricca di eventi.
La cultura è radicata nelle tradizioni polinesiane tra queste sono ancora vive:
- Cerimonie katoaga, rituali tradizionali di offerta e celebrazione.
- Danza e musica polinesiana, con strumenti come il ukulele e il pahu (tamburo).
- Artigianato locale, tra cui la lavorazione della tapa (stoffa di corteccia).
- La lingua, con il wallisiano e il futuniano parlati accanto al francese.
Lipulu: il gioco delle bocce
Il gioco delle bocce, noto localmente come lipulu, è una delle attività ricreative più amate.
Il lipulu è profondamente radicato nella vita quotidiana degli abitanti.
Si gioca ovunque nei villaggi, il lipulu è molto più di un passatempo:
- rappresenta un momento di aggregazione che rafforza i legami comunitari
- favorisce l’interazione intergenerazionale, giovani e anziani possono condividere esperienze e competenze
- fonte di svago
- promuovere l’inclusione sociale e il benessere psicofisico,
- partecipazione di persone di tutte le età e abilità.
- contribuisce alla conservazione delle tradizioni locali e al rafforzamento del senso di comunità.
Ho incontrato la squadra di bocce di Wallis e Futuna a Vanuatu durante il campionato di bocce del pacifico e ho scoperto un mondo inaspettato!
Fonti
www.france.fr
fenua-tahiti.com
wallis-et-futuna.wf/en/travel
www.bandiere-mondo.it