Isole Pitcairn: angolo remoto del Pacifico

Le Isole Pitcairn sono un arcipelago sperduto nell’Oceano Pacifico meridionale a circa 5.300 km dalla Nuova Zelanda, a metà strada tra la Nuova Zelanda e il Cile, ma perché sono famose? Forse i più giovani non lo sanno, ma la loro fama è legata ad un atto di ribellione di alcuni marinai imbarcati sul Bounty nel 1789, resi celebri da “Mutiny on the Bounty” un film del 1962 interpretato da Marlon Brando. Del Bounty ne parliamo dopo. Pitcairn ha una popolazione di circa 50 abitanti, è l’unica isola abitata.
Quali isole include l’arcipelago?
- Henderson
- Ducie
- Oeno
Chi sono i vicini di casa? l’Isola di Pasqua e le Tuamotu e Gambier nella Polinesia Francese.

Cosa vedere alle Pitcairn
- Adamstown: la capitale dell’isola, con la chiesa, la scuola e l’ufficio postale
- Bounty Bay: dove il Bounty trovo la sua fine, bruciato, per non lasciare tracce
- Christian’s Cave: Fletcher Christian fu il capo della rivolta e la grotta è a lui dedicata
- Birdwatching: L’arcipelago ospita numerose specie di uccelli rari
Quando andare
Il clima è tropicale, con temperature miti tutto l’anno. Il periodo migliore per visitare Pitcairn è da maggio a ottobre, quando le piogge sono meno frequenti.

Curiosità sulle Isole Pitcairn
- Popolazione ridotta: Con circa 50 abitanti, è una delle comunità più piccole al mondo
- Lingua unica: Gli isolani parlano il Pitkern, una lingua creola che nasce dalla combinazione tra l’inglese del XVIII secolo e il tahitiano
- Bounty Day: Il 23 gennaio si celebra l’incendio della nave Bounty con una festa comunitaria
- Economia basata su francobolli: La vendita di francobolli e monete è una delle principali fonti di reddito
Le Isole Pitcairn sono una delle destinazioni più remote al mondo, quindi organizzare un viaggio richiede una pianificazione attenta.
Ecco tutti i dettagli per raggiungere questo angolo sperduto del Pacifico.
Come arrivare alle isole Pitcairn
Pitcairn non ha un aeroporto, quindi l’unico modo per raggiungerla è via mare. Il viaggio si svolge in più tappe:
- Volo per Tahiti (Polinesia Francese): Bisogna volare fino a Papeete, capitale della Polinesia Francese
- Volo per Mangareva: Da Tahiti, si prende un volo per Mangareva, nell’arcipelago delle Gambier
- Traghetto per Pitcairn: Da Mangareva, si sale a bordo di una nave che impiega circa 32 ore per raggiungere Pitcairn
- nave da crociera di varie compagnie, possono fare scalo grazie al trasferimento in zodiac o piccole imbarcazioni locali, o ospitare gli abitanti a bordo

Requisiti per il viaggio
- Passaporto valido con almeno sei mesi di validità
- Visto: Non è richiesto per soggiorni brevi, ma bisogna ottenere un permesso speciale dal governo di Pitcairn
- Prenotazione: Il traghetto per Pitcairn deve essere prenotato con largo anticipo
Dove alloggiare
Pitcairn non ha hotel, ma famiglie locali offrono ospitalità. È consigliabile prenotare in anticipo tramite il sito ufficiale del governo di Pitcairn.
Cosa portare
- Abbigliamento leggero per il clima tropicale
- Scarpe da trekking per esplorare l’isola
- Medicinali e prodotti essenziali, poiché non ci sono farmacie
- Contanti in dollari neozelandesi (NZD), la valuta ufficiale
Cosa fare alle isole Pitcairn
- Esplorare Adamstown, l’unico villaggio dell’isola
- Visitare Bounty Bay, dove si trovano i resti del Bounty
- Escursioni nella natura, tra grotte e panorami mozzafiato
- Interagire con la comunità locale
Vi presento gli ammutinati del Bounty: tra leggenda e realtà, da Pitcairn a Norfolk
La storia del Bounty è basata sulla ribellione e la speranza di libertà. A questo evento si attribuisce un forte valore simbolico che nasce dal fascino della disubbidienza alle rigide regole dell’Impero Britannico, per costruire una nuova “società ideale” nelle paradisiache isole del Pacifico.
L’ammutinamento: il cuore della leggenda
A capo della ribellione, c’era Fletcher Christian, il giorno era il 28 aprile 1789, quando l’equipaggio della nave Bounty si ribellò al comando del tenente William Bligh, Gli ammutinati presero il comando e abbandonarono capitano e i suoi fedeli su una scialuppa alla deriva. Perché accadde? le ragioni sono diverse e tutte più o meno realistiche.
Isole Pitcairn: rifugio e mistero
Dopo l’ammutinamento, Christian, i suoi uomini e alcuni polinesiani, dopo varie peregrinazioni, attraccarono sull’isola di Pitcairn, remota e poco conosciuta. Pitcairn divenne la loro isola. La vita fu altro che paradisiaca, problemi socio culturali tra i marinai britannici e i polinesiani e problemi legati a chi dovesse comandare l’isola e la piccola comunità, il sogno affondò tristemente. John Adams, fu l’ultimo sopravvissuto tra gli ammutinati del Bounty.

Norfolk: la migrazione e la nuova vita
Nel 1856, gli abitanti di Pitcairn, ormai numerosi e con scarse risorse, si trasferirono sull’isola Norfolk. Ancora oggi, molti discendenti degli ammutinati vivono su Norfolk.
Tra mito e realtà: il fascino senza tempo
La storia degli ammutinati del Bounty è il perfetto mix tra il mito e la realtà. La ribellione fu un gesto eroico o una decisione disperata? Hollywood e la letteratura hanno contribuito a creare la leggenda, ma le vere vicende di Pitcairn e Norfolk ci raccontano di un gruppo di persone disperate in cerca di una vita diversa.
Ancora oggi, i discendenti di quei marinai continuano a vivere nelle isole.
L’ammutinamento del Bounty è una vicenda con personaggi complessi e implicazioni storico culturali profonde.
Vediamo più nel dettaglio cosa accadde.
Il contesto dell’ammutinamento
La HMS Bounty era una nave della Marina britannica. La sua missione era quella di trasportare il frutto dell’albero del pane da Tahiti ai Caraibi, dove doveva essere usato come cibo per sfamare gli schiavi. Al comando della nave c’era il tenente William Bligh, molto esperto e severo. La nave sostò a Tahiti per un anno. Alla partenza cominciarono i problemi, conflitti personali e malcontento presero il sopravvento. Il 28 aprile 1789, una parte dell’equipaggio si ammutinò e prese il controllo della nave.
Le cause della rivolta
Tra le cause più accreditate dalle fonti storiche ci sono:
- La durezza di Bligh
- L’attrazione per la vita a Tahiti
- I conflitti personali
La sorte di Bligh
Bligh e i suoi fedelissimi, furono abbandonati in una scialuppa. La sua impresa è epica, navigò per 5.800 km fino a Timor, sopravvivendo grazie alla sua abilità di marinaio. Riuscì a tornare in Inghilterra e denunciò gli ammutinati.
Il destino degli ammutinati e le isole Pitcairn
Per i ribelli cominciò la navigazione nell’Oceano Pacifico. Prima Tahiti, e poi Pitcairn, lontana dalle rotte navali. Qui crearono una comunità, ma la convivenza fu segnata da violenza e conflitti.
Nel 1814, la Marina britannica trovò i discendenti di quei marinai e delle polinesiane che li seguirono a Pitcairn.

L’eredità storica lasciata agli abitanti delle isole Pitcairn
L’ammutinamento del Bounty ha ispirato libri, film e studi storici. Fletcher Christian è considerato un eroe romantico, Bligh cattivissimo e disumano. La realtà è molto diversa e complessa. Ancora oggi, i discendenti degli ammutinati vivono su Pitcairn e Norfolk, mantenendo vive le tradizioni di questa incredibile storia.
Fonti
it.wikipedia.org
www.visitpitcairn.pn
Il Post sulla migrazione a Norfolk
www.bandiere-mondo.it