Incenso, viaggi e profumi

Incenso e profumi, per viaggi sulle scie di essenze odorose

Perché incenso, viaggi e profumi?

I miei viaggi hanno incrociato le vie dell’incenso e dei profumi molte volte.

Incenso e profumi per imparare a viaggiare anche con “il naso” alla scoperta di nuovi itinerari, per un giro del mondo olfattivo.

Le vie dell’incenso e dei profumi seguono itinerari che raccontano storie, contaminazioni di idee, lasciano una scia profumata che incrocia le rotte delle spezie e le vie della seta, in poche parole: le mie grandi passioni.

Ti ricordi il mio odore?

Olfatto e memoria olfattiva, la psicologia del naso

L’olfatto è il più antico tra i sensi, ed  è quello che consente di percepire gli odori. Le molecole odorose entrano nelle narici, attraverso le vie nasali, arrivano direttamente all’epitelio olfattivo dove diventano sensazioni ed emozioni. Voilà ecco come nasce la mitica memoria olfattiva, che non si scorda mai.  Gli odori parlano all’inconscio, provocano un effetto psicologico sulla base del loro impatto sul sistema nervoso e delle memorie a cui sono associati.  Non vi è dubbio però che l’effetto psicologico di un odore dipenda molto dal contesto.

Ispirazioni per imparare a viaggiare con il naso

Raccontare di esperienze olfattive di viaggio non è semplice. Vagabondaggi in territori tra il sacro e il profano, tra odori gradevoli e sgradevoli, in modo casuale, nei cinque continenti, alla ricerca di essenze, di luoghi incensati e non solo. Imparare a seguire la scia delle idee, l’odore delle culture, l’incensare delle religioni, la fragranza delle lingue, i profumi dei popoli, l’aroma delle conoscenze, le essenze dell’arte, della scienza, della storia e della geografia, come tasselli indelebili della memoria olfattiva.

Dove metterò il naso la prossima volta? L’incenso e le essenze disegnano una carta geografica che mi spinge in luoghi remoti, esotici…non sempre lontani.

 

La storia della via dell’incenso e dell’arte dei profumi si perde nella notte dei tempi.

 

Inseguendo V…incens(z)o. La leggendaria rotta dell’incenso

L’incenso viaggiava su carovane di cammelli per poi solcare i mari tra pericoli e malfattori. Le rotte dell’incenso odoravano di spezie e merci rare che provenivano dall’India,  dall’Arabia, dalle regioni africane e dell’Asia orientale.

I Nabatei detennero il controllo per secoli della rotta commerciale degli incensi e delle spezie che partiva dallo Yemen e dall’Oman al Mediterraneo, passando attraverso l’Arabia Saudita, la Giordania (Petra), Israele e Gaza. Questo viaggio dell’incenso durava sei mesi per 2.400 chilometri. Le carovane di cammelli, incontravano ben 56 caravanserragli dove era possibile riposare, rifocillarsi e prepararsi per la tappa successiva.

L’Arabia divenne uno dei più antichi snodi commerciali del mondo.

L’incenso è stato usato nel tempo tanto a scopi medicinali quanto a fini religiosi, vi ricordate dei doni dei Re Magi? Oro, incenso e mirra…. In Cina l’incenso era usato già prima del 2.000 a.C.

Le rotte dell’incenso sono legate ai viaggi di scoperta e conoscenza del mondo per reperire le essenze preziose, divenendo così un importante fattore economico tra Oriente e Occidente. Ed è proprio l’ispirazione al viaggio alla scoperta dei luoghi delle essenze che fa da filo conduttore ai miei itinerari del “naso”.

Naso, naso delle mie brame chi è il più profumato del reame?

Le vie delle essenze, fragranze e profumi

Dove nasce l’arte dei profumi?  In Medio Oriente attorno al 7000 a.C. I Sumeri esportarono i profumi in Egitto, ma se ne trovano indizi nella Bibbia. I Fenici li commercializzarono, poi arrivarono in Grecia e Roma. Il cristianesimo li demonizzò. Eccellenti Maestri profumieri furono gli Arabi che vi seppero miscelare cultura e scienza e i cinesi che seppero creare le sinergie tra medicina e religione. Nel medioevo grazie alla Crociate ci furono scambi importanti soprattutto a Venezia, ma fu durante il Rinascimento che il profumo trovò la sua diffusione in tutta Europa, perché l’alchimia diventò scienza. Caterina De’ Medici li introdusse alla corte di Francia. Nel 1600 la Germania ebbe il suo momento di gloria grazie all’acqua di colonia creata da un profumiere italiano. Dal 1700 Grasse ha gettato le basi per diventare la capitale  mondiale dell’arte dei profumi e dell’immenso business della profumeria.

La storia proseguì tra alti e bassi, tra tecnologia e innovazione, fino ai giorni nostri.

Oggi le fragranze fanno parte di un settore del lusso in continua espansione e  fanno leva sul potere evocativo dell’olfatto, legandolo così anche alle neuroscienze.

L’arma di un essere è il suo odore! (Patrick Süskind)

Perché vanno così forte le fragranze che ci omologano e come ne approfitta il  marketing olfattivo?

Perché suscitano emozioni, risvegliano i sensi, evocano i ricordi, aumentano il potere di seduzione e possiedono un valore terapeutico. Mettersi il profumo aiuta a rafforzare la propria personalità, il proprio stile o i propri gusti, mentre a livello inconscio esprime spesso il bisogno di nascondersi all’altro, di mascherarsi. Se la memoria olfattiva evoca emozioni, il marketing olfattivo riesce ad influenzare queste emozioni associandole ad un prodotto. Così anziché esaltare ognuno il proprio odore, subiamo grazie ai profumi un democratizzazione dell’odore.

Inquinamento olfattivo, non sarà mica che usiamo troppi profumi?

L’assuefazione agli odori ne determina il bisogno di cambiarli di continuo. Ormai profumiamo tutto, un vero e proprio abuso di fragranze che confondono e disturbano, tanto da essere odiate. Ridateci la libertà di avere il nostro odore!

Socrate li detestava, affermando che nessun uomo doveva essere profumato, poiché una volta profumato un uomo libero aveva l’odore di uno schiavo. Che ne pensate?

Non “Ficcherò il naso” in questa discussione, però andrò alla ricerca delle essenze come “guide olfattive”

Quando ero una speziale praticante ho studiato l’aromaterapia, che cos’è l’aromaterapia? È una branca della medicina alternativa che si auspica di curare mediante le proprietà terapeutiche degli ‘odori’ (oggi si tende a dire che l’aromaterapia non identifica esclusivamente l’utilizzo olfattivo degli oli essenziali) .

Nonostante si vogliano attribuire proprietà terapeutiche all’Aromaterapia non ci sono prove scientifiche che sia efficace, quindi seguo il viaggio degli oli essenziali come sostanze fortemente odoranti delle piante senza altre pretese. Gli oli essenziali possono essere estratti da foglie, fiori, petali corteccia, legno semi, pericarpi e radici. Ed è proprio seguendo queste piante e i loro oli essenziali come guide olfattive che percorrerò le mie vie dei profumi.

Fonti
Wikipedia
Unesco via dell’incenso le città del deserto del Negev www.whc.unesco.org/en/list/1107
www.accademiadelprofumo.it
Il sito: http://savoirfaireparfum.paysdegrasse.fr
Il sito del Ministero della Cultura e Comunicazione http://www.culture.gouv.fr/Presse/Communiques-de-pres/Les-savoir-faire-lies-au-parfum-en-Pays-de- Grasse-riconosciuto -patrimonio-intangibile -culturale-dell’umanità-dall’UNESCO
Viaggi e profumi di Luigi Cristiano, Gianni De Martino libro scaricabile online

https://profumo.it/il-marketing-olfattivo