Ecco la paprika o paprica, dolce e piccante, la rossa cuginetta del peperoncino.
La sua origine è incerta, quasi di sicuro arriva dal Sud America come tutta la famiglia Capsicum, forse da Bolivia e il Brasile. Poi grazie a venti e uccelli si diffuse al Nord America. Strano ma vero l’Ungheria è diventata la sua casa nuova patria tanto che il suo nome “paprika” è una paole ungherese che significa “peperone”.
La paprika e i viaggi delle spezie
Gli ungheresi, la importarono dai Turchi, che l’avevano presa in India dove era arrivata dall’America, grazie ai Portoghesi di stanza a Goa. Questa spezia co spinge a seguire rotte che fanno scoprire Paesi molto diversi tra loro uniti dall’amore per il suo gusto. Le spezie uniscono, creano fusioni e scambio di idee e cultura…sempre. Quindi l’Ungheria che ne è la patria odierna non può non rientrare nel lungo itinerario che ci porta sulle tracce di questa spezia rosso fuoco. Sulle sue tracce possiamo passare per gli Stati Uniti soprattutto nell’assolata California e il Texas. Però grazie a lei si potrà arrivare in Africa, in Israele, India, Ex Jugoslavia, Messico, Venezuela e Pakistan.
Storia e leggende
La paprica era nota ai nativi americani, fu proprio Cristoforo Colombo che la importò in Spagna. Dalla Spagna seguì la via delle spezie a ritroso…se fino ad allora erano arrivate tutte da est ad ovest , adesso le spezie appena arrivate partivano alla volta dell’est. Così arrivò in Asia Minore e da qui si diffuse in Ungheria. E qui cominciano le leggende, la prima racconta che i Turchi la portarono quando occuparono l’Ungheria. La seconda versione racconta di popolazioni in fuga dai Turchi che la portarono con sé fino all’Ungheria. Altra leggenda racconta di una giovane contadina ungherese, che viveva nell’harem di un pascià turco a Buda, aveva notato che si coltivava una pianta nuova e strana, i peperoni. Una volta che i Turchi lasciarono l’Ungheria rientrò libera al villaggio dove portò con sé i semi della nuova pianta, dando così il via alla coltivazione della parika. Il vero successo della parika si raggiunse grazie alla produzione della polvere per essere commercializzata dai fratelli Pàlfi a Seghedino (Ungheria), alla fine del diciottesimo secolo. Essi polverizzarono la polpa secca del peperoncino priva di semi e filamenti. Furono i francesi che la usarono per primi facilitando la sua diffusione.
In Ungheria il raccolto è un rito. le donne con abiti coloratissimi, raccolgono i peperoni nei campi e poi ci fanno le lunghe ghirlande che appendono per essiccarli al sole.
Una spezia da Nobel
Lo scienziato Albert Szent-Györgyi, Premio Nobel nel 1938, dimostrò che questo peperone era la fonte dell’acido ascorbico (vitamina C). Così si sconfisse lo scorbuto.
Tutta la paprika del mondo
La paprika può essere dolce, o piccante. In commercio si trova anche la paprica affumicata. In Europa la qualità migliore arriva dall’Ungheria e dalla Spagna. Il suo colore va dal rosso fuoco al rosso scuro, il suo sapore dal fruttato al piccante. Più è chiara, e tende verso il giallo, più è piccante. Le varietà piccanti di paprica sono tre: felades,rosa, piccante
Come si usa in cucina
La paprica si ottiene dal peperone essiccato e macinato, è una delle spezie più utilizzate in cucina, sia da sola che miscelata con altre spezie. Si usa per aromatizzare carni, formaggi, il pomodoro o la cipolla. Nella cucina ungherese viene usata in moltissime preparazioni, ma la più famosa è il gulasched è quasi come paprika uguale gulash.Viene utilizzata anche come conservante, per salumi, lardo e pancetta
Le sue Proprietà
Tra le sue proprietà ci sono:
- Antibatterica
- migliorare la circolazione sanguigna
- digestiva
Ci sono delle avvertenze per l’uso quindi se ne deve sempre parlare con il medico.
Altri usi? colorante per cosmetici.
Fonti: wikipedia