Viaggi e turismo enogastronomico
I viaggi e il turismo enogastronomico stanno conquistando sempre più turisti che si lasciano prendere per la “gola”, sia in Italia che all’estero.
Tutti a tavola è ora di colazione! Si comincia da una buona colazione ed è così che voglio presentarvi i viaggi e il turismo enogastronomico. Nicchia del turismo di massa, in costante crescita, non solo in Italia, ma nel mondo.
Se uno dei sette peccati capitali è la gola, oggi l’enogastronomia è il filo conduttore per la conoscenza di cultura, tradizione e territorio, quindi sarebbe un peccato non “peccare”. Il cibo è antropologia, pura cultura.

Viaggi e turismo enogastronomico: non solo per la bocca
Se siete appassionati di viaggi e di cibo, non potete perdervi il turismo enogastronomico, una forma di turismo che vi permette di scoprire le tradizioni culinarie e vinicole di un territorio. Il turismo enogastronomico è un modo per arricchire la vostra esperienza di viaggio, entrando in contatto con la cultura, la storia e le persone del luogo che visitate. Inoltre, è un’occasione per assaporare piatti tipici, vini pregiati e prodotti locali di qualità, spesso a km zero.
Viaggi e turismo enogastronomico: non solo buona tavola
In Italia l’offerta di luoghi dove trascorrere delle vacanze all’insegna della buona tavola e del buon vino sono molte, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ai peccati di gola si possono abbinare veri e propri “pellegrinaggi” nei luoghi “sacri” della cultura e della storia!
Così strada facendo, tra una cosa e l’altra, si possono acquistare prodotti tipici e in molti casi biologici direttamente dai produttori con un notevole risparmio.
Viaggi e turismo enogastronomico: tanti modi di viaggiare
Il turismo enogastronomico può essere praticato in diversi modi.
Dalla scelta di una cantina, una fattoria, un caseificio o un frantoio, dove potrete assistere alle fasi di produzione e degustare i prodotti.
Si potrebbe optare per partecipare a corsi di cucina, dove potrete imparare le ricette tradizionali e i segreti degli chef. Non vi volete sforzare e volete solo mangiare? Allora potete prenotare una cena in un ristorante tipico, dove potrete gustare le specialità locali accompagnate da un buon bicchiere di vino. siete nomadi del gusto? allora potrete seguire un itinerario enogastronomico, che vi porterà alla scoperta di diversi luoghi legati dal filo conduttore della gastronomia.

Viaggi e turismo enogastronomico: prende tutti per la gola
Il turismo enogastronomico è adatto a tutti i gusti e a tutte le tasche: potete trovare proposte per ogni livello di interesse e di budget, da quelle più economiche a quelle più esclusive. Inoltre, potete scegliere la destinazione che più vi piace: l’Italia è ricca di regioni e località famose per la loro cucina e i loro vini, ma anche il resto del mondo offre opportunità interessanti. Che si tratti di Europa, America, Asia o Africa, ogni paese ha le sue peculiarità enogastronomiche da scoprire.
Viaggi e turismo enogastronomico: il ruolo dello Slow food
Il turismo enogastronomico è una forma di viaggio che si basa sulla scoperta e sull’apprezzamento delle tradizioni culinarie e dei prodotti tipici di un territorio. Si tratta di un modo di viaggiare che valorizza la cultura, la storia e l’ambiente delle destinazioni visitate, favorendo il contatto con le comunità locali e il rispetto della biodiversità.
Lo Slow food è un movimento
Il movimento dello Slow food, nasce in Italia, ma ben presto diventa internazionale. Il movimento promuove una cucina buona, pulita e giusta, basata sul recupero delle ricette tradizionali, sull’uso di ingredienti di qualità e di stagione, sull’attenzione alla salute e all’ambiente, sulla salvaguardia delle produzioni locali e delle razze autoctone. Lo Slow food si oppone alla standardizzazione e all’omologazione del cibo imposte dalla globalizzazione e dalla fast food culture.
Il ruolo dello Slow food nel turismo enogastronomico è fondamentale, perché contribuisce a creare un’offerta turistica diversificata, autentica e sostenibile, che valorizza le peculiarità e le eccellenze di ogni territorio. Lo Slow food organizza eventi, percorsi, iniziative e progetti che coinvolgono i viaggiatori nella conoscenza e nella degustazione dei prodotti tipici, nella visita alle aziende agricole e ai mercati locali, nella partecipazione a corsi di cucina e a laboratori didattici. Lo Slow food offre anche una rete di strutture ricettive che aderiscono ai principi del movimento, come le osterie, le locande, i bed and breakfast, i villaggi rurali, che offrono un’accoglienza familiare e una cucina di qualità.
Viaggiare seguendo lo Slow food
Viaggiare seguendo lo Slow food significa scoprire il gusto del cibo, ma anche il gusto del viaggio, fatto di esperienze, emozioni, relazioni. Significa anche contribuire alla tutela del patrimonio enogastronomico mondiale, che è una ricchezza culturale da preservare e tramandare.

Viaggi enogastronomici da leccarsi i baffi
Il cibo e il vino sono davvero delle calamite irresistibili. Questo tipo di turismo rappresenta una fonte di sviluppo economico e socioculturale che porta anche alla tutela del territorio.
Il turismo enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare, il cibo è cultura e legame forte a valori legati al proprio territorio ed alle proprie radici. I viaggi e il turismo enogastronomico, sono fonte di sviluppo, scambio, innovazione, sia economico che socio culturale.
A tavola! È ora di pranzo: i viaggi e turismo enogastronomico un fenomeno mondiale
Oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il turismo enogastronomico è un segmento in forte ascesa e uno dei più dinamici all’interno del settore.
La World Food Travel Association, dichiara che le proposte enogastronomiche di una destinazione sono diventate un motivo di scelta di un viaggio, anche per gli italiani.
Cosa cerca il turista enogastronomico?
La ricerca si basa su molteplici fattori che sono:
- Varietà di proposte
- attività innovative ed autentiche
- esperienze enogastronomiche
- visite guidate alle aziende agricole e alle cantine
- festival ed eventi legati al cibo, al vino e alla birra
- offerta di altre esperienze (cultura, sport, shopping, … )
- caratteristica del luogo

Viaggi e turismo enogastronomico: i turisti diventano promotori
Il punto di forza di questo tipo di viaggio è il turista, sia perché va nei posti, ma soprattutto perché ne diventa promotore dei prodotti, delle attività e servizi offerti. Le esperienze enogastronomiche positive consentono quel famoso passaparola che tutti gli specialisti del marketing vorrebbero s’innescasse alla fine di ogni viaggio.
Le Esperienze enogastronomiche contribuiscono a:
- fidelizzare
- raccomandare la destinazione visitata
- acquistare prodotti tipici una volta ritornati alla propria residenza abituale
La cena è servita! La scelta dell’enogastronomia
Oggi il cibo è ovunque, nella vita sociale, nei media, fa moda e tendenza. Food bloggers ovunque, come funghi, ah ah. Il cibo è scritto e fotografato, racconta storie e fa incontrare mondi provocando dei fenomeni di massa immensi, come il turismo enogastronomico.
Oggi ce n’è davvero per tutti, dalle abbuffate smisurate, al cibo di qualità e salutare, a quello minimalista e frugale, tutto fa gola.
E se quello che si mangia se non strozza ingrassa oggi si può dire che il cibo è cambiato con lo stile di vita. Lo sforzo di condurre uno stile di vita sano, porta inevitabilmente a delle scelte che includono una migliore qualità degli alimenti. Oggi le abitudini di vita e di consumo sono cambiate. Il cibo diventa terapeutico, perché assume il valore di cura, promotore di salute, consente di prendersi cura del corpo e della psiche. Una modalità di considerazione del cibo tradizionalmente asiatica dove il cibo e le sue combinazioni da secoli fanno parte della prevenzione delle malattie per mantenere un buono stato di salute psico/fisica. Si preferiscono alimenti sani e di qualità, con una forte attenzione all’impatto ambientale, alle problematiche sociali ed economiche della produzione, alla sostenibilità e alle conseguenze di questi sul territorio e sulle comunità.
Viaggi e turismo enogastronomico: una nicchia del turismo culturale
L’enogastronomica può essere considerata cultura? L’ Organizzazione Mondiale del Turismo ha riconosciuto il turismo enogastronomico come parte del turismo culturale.
I ‘enogastronomia è motivo di:
- tradizione
- identificazione
- differenziazione
- trasformazione culturale e antropologica.
Il turista enogastronomico può valorizzare le risorse locali perché oggi si cerca di entrare in contatto e conoscere la cultura locale più che il solito giro di monumenti e musei.
Scegliere la cultura del cibo va oltre la buona tavola. Si vuole conoscere la storia di ciò che si mangia, come si prepara, come si produce, e da lì scoprire il territorio e le sue bellezze storico paesaggistiche. L’enogastronomia è una esperienza sempre più sensoriale, che poi si allarga a valori culturali che portano alla conoscenza della località.

Eatwith, un progetto unico ed interessantissimo
Mangia a casa delle persone del posto. Questo sito ti consente di mangiare a casa di famiglie del posto. Sul sito trovi tutte le opportunità che vanno dalla cena, alla festa o ai piatti particolari. Basta iscriversi pagando quello che viene richiesto e il gioco è fatto. Si mangia in famiglia, cucina del posto con cibo e gente del posto.
Come si organizza un viaggio enogastronomico?
I sapori del mondo! Che viaggio straordinario. Vediamo come si organizza un tour enogastronomico. I tour enogastronomici, sono un modo facile per entrare subito in empatia con il posto in cui ci troviamo. Si diventa esploratori del gusto che conoscono i posti grazie alle cucine locali. Nei tour enogastronomici in genere si vien accompagnati da esperti della cucina locale, ma non solo perché si potrà seguire le lezioni di cucina, visitare i mercati, le aziende agricole, fare la raccolta di olive e tantissimo altro ancora.
I tour enogastronomici sono in genere studiati per offrire un’esperienza culinaria, culturale e di avventure. Oggi questo tipo di viaggio consente a tutti di avvicinarsi a prelibatezza locali che un tempo erano solo per pochi.
Se vi piace l’idea di viaggiare con il palato, non esitate a provare il turismo enogastronomico: sarà un’esperienza indimenticabile, che vi farà apprezzare ancora di più la bellezza e la diversità del nostro pianeta.
I miei viaggi enogastronomici
Motivo di viaggio sono:
- i ravioli nel mondo: quindi leggete i miei “viaggi dei ravioli”
- Cioccolato Sao Tome Corallo
- Cioccolato Cuba
- Il caffè arabica della Colombia
- Il robusta caffè brasiliano
- Il caffè arabica, robusta e defecato dell’Indonesia
- le piantagioni del Tè kenya
- il Te del Malawi
- il profumato Te dell’India
- Sidro di mele Tasmania
- Whisky scozia
- Mendoza Argentina Vino
- Sud Africa Vino
- Georgia Vino
- Zafferano Safranbolu turchia
- Aringhe Helsinki
- Salmone Alaska e Norvegia

Fonti:
Francesco Poletti “Prodotti tipici e turismo enogastronomico: come valorizzare un territorio” Formazione turismo Coldiretti
l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO)
World Food Travel Association
https://www.intrepidtravel.com/eu/theme/food
https://www.eatwith.com